Pensiero Disordinato (art. 20)
Pensiero Disordinato
in quel caffè,
un figlio e una madre in dialogo.
Osservare….
Sguardo esterrefatto,
espressioni di discussione,
disapprovazione.
Un confronto e scambio di opinioni.
Un consiglio…
La madre col capo abbassato
si tiene la guancia;
il figlio, gesticolando,
formula quel che sembra un rimprovero.
Silenzio….
E lì,
in quell’assenza,
il ragazzo si desta.
In quel momento è un padre
che rimprovera una figlia.
Tutto è chiaro
in quel pensiero disordinato:
davanti a sè sua madre,
ma prima di tutto una persona,
che come tante,
porta addosso il peso di un passato
che ha condizionato la donna
in scelte confuse
e che il figlio ha attraversato
con dolore e senso di colpa.
Una donna ferma
nel suo lontano periodo di sofferenza
senza scegliere di oltrepassare la siepe…
È ancora lì.
Ora, al di là della siepe,
il figlio vede davvero sua madre.
Un abbraccio….
E insieme ritornano al primo sguardo,
come un padre
che riconosce la figlia,
come una madre
che ritrova il suo vero amore.
Il Piccolo CANTO C.
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